SOA Sottoprodotti di Origine Animale

L’approvazione del Reg. 1069/2009/CE, del Regolamento applicativo 142/2011/UE e delle linee guida nazionali e regionali ha completato il quadro normativo riferito alla gestione dei sottoprodotti di origine animale (SOA).CarroBotte
Ai sensi del Regolamento sono SOA:
“corpi interi o parti di animali, prodotti di origine animale o altri prodotti ottenuti da animali, non destinati al consumo umano (..)”
Ai sensi dell’art. 9 del Regolamento sono SOA di Categoria II:
“stallatico, guano non mineralizzato e contenuto del tubo digerente;”
I reflui zootecnici sono, quindi, SOA al pari del contenuto ruminale, degli scarti di macellazione, del siero di latte, ecc e devono sottostare alla complessa normativa in vigore.

L’applicazione negli allevamenti e negli impianti biogas del Regolamento sui SOA crea alcune difficoltà operative e necessità di una opportuna comprensione da parte degli operatori.
La corretta tenuta dei registri ed il corretto svolgimento degli adempimenti previsti offre ai titolari degli impianti la garanzia del rispetto della norma e la tranquillità di evitare seri problemi in caso di insorgenza di epidemie zootecniche su larga scala.

Gli impianti a biogas che impiegano SOA nella propria dieta debbono verificare la necessità di ottenere un Riconoscimento sulla base delle linee guida nazionali e delle interpretazioni regionali.

Il CMA ha organizzato il convegno del 20/02/2014 proprio per agevolare la comprensione della norma e facilitare l’applicazione della stessa negli impianti.

DOCUMENTI

[:en]L’approvazione del Reg. 1069/2009/CE, del Regolamento applicativo 142/2011/UE e delle linee guida nazionali e regionali ha completato il quadro normativo riferito alla gestione dei sottoprodotti di origine animale (SOA).CarroBotte
Ai sensi del Regolamento sono SOA:
“corpi interi o parti di animali, prodotti di origine animale o altri prodotti ottenuti da animali, non destinati al consumo umano (..)”
Ai sensi dell’art. 9 del Regolamento sono SOA di Categoria II:
“stallatico, guano non mineralizzato e contenuto del tubo digerente;”
I reflui zootecnici sono, quindi, SOA al pari del contenuto ruminale, degli scarti di macellazione, del siero di latte, ecc e devono sottostare alla complessa normativa in vigore.

L’applicazione negli allevamenti e negli impianti biogas del Regolamento sui SOA crea alcune difficoltà operative e necessità di una opportuna comprensione da parte degli operatori.
La corretta tenuta dei registri ed il corretto svolgimento degli adempimenti previsti offre ai titolari degli impianti la garanzia del rispetto della norma e la tranquillità di evitare seri problemi in caso di insorgenza di epidemie zootecniche su larga scala.

Gli impianti a biogas che impiegano SOA nella propria dieta debbono verificare la necessità di ottenere un Riconoscimento sulla base delle linee guida nazionali e delle interpretazioni regionali.

Il CMA ha organizzato il convegno del 20/02/2014 proprio per agevolare la comprensione della norma e facilitare l’applicazione della stessa negli impianti.

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[:fr]L’approvazione del Reg. 1069/2009/CE, del Regolamento applicativo 142/2011/UE e delle linee guida nazionali e regionali ha completato il quadro normativo riferito alla gestione dei sottoprodotti di origine animale (SOA).CarroBotte
Ai sensi del Regolamento sono SOA:
“corpi interi o parti di animali, prodotti di origine animale o altri prodotti ottenuti da animali, non destinati al consumo umano (..)”
Ai sensi dell’art. 9 del Regolamento sono SOA di Categoria II:
“stallatico, guano non mineralizzato e contenuto del tubo digerente;”
I reflui zootecnici sono, quindi, SOA al pari del contenuto ruminale, degli scarti di macellazione, del siero di latte, ecc e devono sottostare alla complessa normativa in vigore.

L’applicazione negli allevamenti e negli impianti biogas del Regolamento sui SOA crea alcune difficoltà operative e necessità di una opportuna comprensione da parte degli operatori.
La corretta tenuta dei registri ed il corretto svolgimento degli adempimenti previsti offre ai titolari degli impianti la garanzia del rispetto della norma e la tranquillità di evitare seri problemi in caso di insorgenza di epidemie zootecniche su larga scala.

Gli impianti a biogas che impiegano SOA nella propria dieta debbono verificare la necessità di ottenere un Riconoscimento sulla base delle linee guida nazionali e delle interpretazioni regionali.

Il CMA ha organizzato il convegno del 20/02/2014 proprio per agevolare la comprensione della norma e facilitare l’applicazione della stessa negli impianti.

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