Rivalutate le tariffe del biometano: un passo avanti per il settore
Con un emendamento al decreto Asset a firma dei Sen. Paroli e Silvestro, il Senato della Repubblica ha provveduto ad incrementare le tariffe poste a base d’asta e le spese ammissibili a finanziamento per la realizzazione di impianti di biometano. La rivalutazione sarà sulla base dell’inflazione registrata dal novembre 2021 alla data di pubblicazione dei prossimi bandi.
L’intervento è importantissimo per ripristinare i business plan originariamente pensati nel 2021 e, purtroppo, erosi da 2 anni di inflazione significativa. In questo modo anche il mondo agricolo, fino ad oggi rimasto un po’ al palo nella partecipazione ai bandi biometano, potrà attivare finalmente gli investimenti. Si stima, infatti, che l’emendamento possa attivare da 1 a 2 miliardi di euro di investimenti che probabilmente non si sarebbero potuti concretizzare, rispetto al potenziale della Misura biometano del PNRR di circa 4,25 Mld di investimenti.
“Si tratta di un grande risultato per il settore“, ha commentato il Presidente del CMA Sebastiano Villosio, “ora, infatti, le aziende che sono intenzionate a produrre a biometano potranno effettivamente attivare gli investimenti. Ora occorre rapidamente definire prezzi minimi garantiti adeguati per la produzione elettrica da biogas, per consentire la prosecuzione dell’attività a tutte le aziende che non hanno le condizioni per passare al biometano. Ringraziamo i senatori proponenti, il Ministro Pichetto Fratin e tutto lo staff del MASE per l’importante intervento al servizio della sostenibilità energetica ed ambientale del nostro Paese “.
“Oggi con l’emendamento che abbiamo approvato, il quale prevede la rivalutazione in base all’inflazione delle tariffe ferme al 2021 diamo piena attuazione al PNRR che tra le sue missioni finanzia la produzione di biometano ai fini della decarbonizzazione”. Ad annunciarlo il senatore Roberto Rosso, capogruppo di Forza Italia nella Commissione VIII (Ambiente, Transizione Ecologica, Energia, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Innovazione, Tecnologia).
“Le tariffe per incentivare questi impianti erano state definite nel 2021 – spiega il senatore Rosso – Da allora l’inflazione e l’amento dei costi dovuti al conflitto russo-ucraino ha eroso sensibilmente i margini previsti nei Business plan di fatto scoraggiando gli investimenti. Questo emendamento prevede di recuperare l’inflazione su base Istat già a partire dai prossimi bandi in base alle stime GSE. Di fatto rimettiamo in gioco tutte le aziende, in particolare quelle più piccole e quelle agricole, dando loro la possibilità di partecipare riconvertendo le proprie attività o realizzando nuovi impianti. E’ stimato che grazie al nostro intervento si potranno generare investimenti tra uno e due miliardi di euro. Si tratta di numeri importanti in un comparto che conta già 2.200 strutture che danno lavoro a oltre 20mila addetti”.
“Grazie al nostro intervento inoltre permettiamo anche di mantenere attivi gli impianti di biometano delle imprese agricole medio piccole. Si tratta di una vittoria fondamentale per il settore agricolo, composto da decine di piccoli operatori territoriali. I ricavi generati da questi impianti contribuiscono in modo significativo ad aumentare i ricavi delle loro attività contribuendo in modo ormai indispensabile alla loro sopravvivenza”.
Testo dell’articolo sulla rivalutazione ad Decreto Asset
Articolo 18bis
(Misure per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili)
1. Al fine di dare completa attuazione alla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4, del PNRR, in materia di sviluppo della produzione di biometano, i valori della tariffa incentivante di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), del decreto del Ministro della transizione ecologica 15 settembre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 251 del 26 ottobre 2022, e delle spese ammissibili di cui all’allegato I al medesimo decreto sono aggiornati, in fase di pubblicazione dei singoli bandi, da parte del Gestore dei servizi energetici – GSE Spa su base mensile, facendo riferimento all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, per tenere conto dell’inflazione media cumulata tra il 18 novembre 2021 e il mese di pubblicazione del bando della relativa procedura. All’attuazione delle disposizioni di cui al presente comma si provvede senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Prospetto con stima fatturati attesi sulla base delle previsioni ISTAT post rivalutazione – Assetto biometano con ausiliari autoprodotti