Nuove ZVN in Piemonte

A partire dall’01/01/2020 verranno designate delle nuove aree vulnerabili da nitrati in Piemonte. Queste vanno ad aggiungersi a quelle individuate con il RR 9/R DEL 2002 ed il RR 12/R del 2007.
A seguito della Procedura d’infrazione 2018/2249 avviata dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia nel corso del 2019, ogni singola regione italiana è stata chiamata a giustificare le problematiche di natura ambientale riscontrate nell’ultimo quadriennio 2012-2015. Al Piemonte, sebbene risultasse fra le regioni italiane più virtuose, è stato contestato l’alto livello di concentrazione di nitrati in più punti della rete di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee di ARPA.
Nonostante il lavoro attivo di alcune associazioni di categoria e anche del Consorzio Monviso Agroenergia nell’ambito del Comitato tecnico Nitrati e la lunga trattativa compiuta dalla Regione Piemonte con la Commissione Europea, è risultata necessaria l’individuazione di nuove aree vulnerabili da nitrati, che rappresentano però solo una minima parte di quelle potenzialmente designabili inizialmente richieste dalla Commissione Europea e proposte dalla Regione.
La Regione Piemonte per la designazione ha utilizzato criteri oltre che geografici, anche idrogeologici (direzione dell’acque di falda ecc..), eliminando le aree in cui l’attività agricola non era rilevante.
Si riporta di seguito un elenco delle nuove zone vulnerabili.

Nuove aree vulnerabili in via di designazione

In linea generale, con la nuova designazione è possibile che alcune aziende, ad oggi classificate in zona non vulnerabile, diventino vulnerabili da nitrati (più del 25% SAU in ZVN) con la conseguente necessità di adeguamento delle strutture di stoccaggio e di ulteriori terreni per lo spandimento del digestato.
Al fine di permettere alle aziende agricole di adeguarsi, in tali aree il Programma d’Azione per le ZVN si attiverà solo dal 1/1/2021, pertanto oneri e vincoli decorreranno solo da tale data. Per realizzare gli eventuali adeguamenti strutturali c’è inoltre un ulteriore anno di tempo, fino al 1/1/2022.
In linea di massima la capacità di stoccaggio dei vostri impianti biogas dovrebbe già essere superiore al limite di legge e pertanto sufficiente, ma invitiamo comunque coloro che hanno terreni nei Comuni sopraccitati a contattare il proprio CAA ed i tecnici del CMA per valutare la situazione.
In conclusione, ricordiamo ancora che per le aziende ricadenti ora nelle aree vulnerabili di nuova designazione è stato attivato un punteggio prioritario specifico nell’ambito della Misura 4.1.3 del PSR (riduzione emissioni ammoniaca in atmosfera), che aprirà nel prossimo mese, al fine di favorire l’accesso delle aziende colpite dalla nuova designazione di ZVN.

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